venerdì 27 gennaio 2012

Mezzo scalino dei quattro da salire

Stamattina c'era sciopero dei mezzi pubblici. E siccome io sono a piedi, non sono potuta andare in facoltà a ritirarmi i risultati dell'ultimo esonero di Geometria Descrittiva. Ma la tecnologia (che ai tempi delle mie prime esperienze universitarie non c'era) aiuta gli studenti, e quindi ecco che i risultati sono prontamente on-line sul sito del docente.
Sapevo che l'ultimo esonero (quello generale) non era andato bene, sono andata nel pallone e non mi tornavano delle fughe della prospettiva. Avevo perso troppo tempo per sistemare alcuni aspetti della tavola da consegnare, che poi erano futili, non accorgendomi che ero rimasta sostanzialmente senza tempo per fare una prospettiva decente, che quindi ho realizzato quasi "a schizzo". E comprensibilmente ho preso un votaccio, rispetto agli esoneri precedenti.

Ma nonostante questo, alla fine, sono risultata ESONERATA. In sostanza vuol dire che per avere il voto sul libretto devo solo consegnare le tavole definitive sull'edificio assegnato, e farmi convalidare il voto che lui ha pensato. Che ad oggi, qualunque esso sia, VA BENE.
Il mio obiettivo è la laurea, la media non mi interessa moltissimo, e di sicuro non intendo rifiutare niente.
So che non è un bel discorso da fare, soprattutto per chi, come me, decide di fare l'università mosso da motivazioni diverse dall'avere un pezzo di carta per il futuro, ma la fretta di finire, e sostanzialmente di tornare a casa è molta, e quindi le scale si guardano solo in un senso, e non si torna indietro.
E' una riflessione che faccio, sostanzialmente, solo oggi. Con mio marito (finalmente) qui a Roma con me. Con lui qui mi sono resa conto che la mia vita prima della "follia universitaria" mi manca. E quindi, anche se non voglio rinunciare a questa esperienza, non posso perdere tempo.

A proposito dell'incursione romana di mio marito, ieri l'ho presentato ad alcuni colleghi. Ci tenevo che lui li conoscesse, perché capisse cos'è la mia vita qui, e le persone che ci girano intorno, e allo stesso tempo mi faceva piacere che i miei colleghi lo conoscessero. E nonostante l'imbarazzo iniziale (da parte di tutti), alla fine è stata una bellissima serata, a cominciare dal tiramisù di POMPI (locale romano specializzato e rinomato), per poi finire a mangiare i carciofi alla giudìa da "Giggetto al Portico d'Ottavia": una vera esperienza di vita: mai cibo fu più appagante, lo dico davvero. (certo... che pure le puntarelle, non scherzavano)







E passeggiando tra una chiacchiera e l'altra in giro per una Roma mai fredda nonostante fossimo quasi sotto zero, ho rotto un tacco nei sampietrini. Delle scarpe nuove appena regalate da mio marito.

martedì 24 gennaio 2012

ripigliamoci...

Da troppo, troppissimo tempo non scrivo per il blog e per i miei (pochi ma buoni) affezionati seguaci, ma dopo aver visto che  il mio blog figura tra i risultati ricerca di Google se si digita "devo studiare ma non ne ho voglia", devo assolutamente scrivere qualcosa per rintracciare quel GENIO che ha digitato la frase nel motore di ricerca.
Lui sarà il mio idolo. Più di Wright, più di Le Corbusier, più pure del Palladio, o di Ictino. L'uomo del secolo! .... o perlomeno l'uomo di questa sessione d'esami.

Si, perché le lezioni sono quasi finite (rimane lo "zoccolo duro" di Geometria Descrittiva che ho imparato lentamente a detestare), e si avvicina a grandi passi la prima fatidica sessione d'esame.
DEVO STUDIARE MA NON NE HO VOGLIA.

Beh, non è proprio così... diciamo che per la teoria sono quasi a posto, e non mi pesa, sono perlopiù cose interessanti e, per esempio, il docente di Urbanistica ci ha dato uno stralcio di ipotesi di domande d'esame, agevolandoci lo studio (per cui non sarà mai ringraziato abbastanza), ma è delle innumerevoli esercitazioni, dei progetti su Autocad, o delle tavole 50x70 a mano libera che non ho voglia.
La scrivania è piccola (scusa n.1), ho freddo (scusa n.2) e non ho tempo (scusa n.3), ho Autocad in inglese (scusa n.4) e così via.... passando per la scusa delle scuse: ho l'influenza.
Non ho ben capito se l'influenza mi viene adesso perché non sono incasinata abbastanza, o se mi sto incasinando perché ho l'influenza (tra l'altro per la seconda volta nella stagione), fatto sta che domani ho l'ennesima revisione di Progettazione, e ancora non ci ho capito granché.
Il mio asilo prende forma, e adesso mi piace molto più di prima, ma ancora non è (né per me né per il docente) ad un livello da potermi dire soddisfatta. In più ho cominciato -più che altro perché costretta- a fare revisione con il professore-capo, e non più con l'assistente (ah, però quanto mi manca!) e quindi la cosa è di nuovo tornata nei regimi di pragmaticità che si conviene ad un progetto architettonico. Peccato, perché il risvolto psicologico del work-in-progress mi attirava un sacco... magari domani, dopo aver revisionato con capo, mi avvicino e gli chiedo un'opinione, così, giusto per. Anche se so che ci saranno i "colleghimoltogiovani" che mi prenderanno in giro, come ormai prassi.

E a proposito di colleghimoltogiovani non vi più ho detto niente della gitarella lagunare... beh, ho riso talmente tanto che ancora adesso, al ricordo, mi fanno male le guance e gli addominali -o quel che ne resta. Avete presente la famosa leggenda che narra dei condannati a morte nella Venezia Serenissima, che se riuscivano a passare radenti alla quarta colonna del Palazzo Ducale senza cadere (di schiena e con le mani legate) avrebbero avuta salva la vita? ecco, siccome i due sono peggio di San Tommaso, si sono voluti cimentare.
Sono stati giorni bellissimi, intensi anche se freddissimi, e non ringrazierò mai abbastanza i miei compagni di viaggio Betta e Giorgio per essersi lasciati conoscere in modo così speciale.

E, sempre a proposito di conoscere, vi ricordate? Goldrake meets Pokemon!
un vigile, 4 architetti e una palla di pelo :)
Ora torno a studiare, nonostante l'ora tarda. Domani sarà un grande giorno: per la prima volta da quando sono qui viene il mio maritino a trovarmi!!! quindi mi devo portare avanti con le cose da fare, se voglio dedicargli il tempo che merita. E chissà che Roma gli piaccia... ;)