sabato 3 marzo 2012

I vecchi amici

Questo post non c'entra niente con l'università. O meglio, potrebbe anche c'entrare se consideriamo che gli amici, se abbiamo bisogno, ci sono sempre.

Sorridere quando vedi una persona dopo 25 anni. Individuare il volto nella folla di Piazza di Spagna non è stato difficile, perché viviamo nell'era di Facebook, dove le persone crescono in parallelo, e puoi sempre vedere quanto infierisce il tempo sulla faccia della tua compagna di classe del liceo; ma riconoscersi, riconoscere il sorriso del bimbo biondo con cui hai fatto l'asilo, in un uomo affascinante che ti disarma con un sorriso aperto e sincero, ecco, questo è difficile. Questo è raro. E chiacchierare per un'ora,  scoprirmi felice per la sua meravigliosa vita piena di successi, e capire che il valore delle persone è una cosa che sai che c'è anche quando si è piccoli. E dimenticarsi di immortalare almeno con il cellulare questo momento amarcord!

Avere voglia di biscotti fatti in casa, e trovare l'amica pronta a dirti che i biscotti si fanno la settimana prossima, la stessa amica che con te ha perso giorni per aiutarti per un esame, che ti insegna i trucchi per sopravvivere nel mondo infernale di Autocad, che ti salva le stampe in extremis, un'ora prima della consegna definitiva. Metà del voto è suo.

Ricevere un sms che ti chiede come è andato l'esame. Lo sai benissimo che non è solo un "come è andato l'esame" ma che dietro ci sta tutto lo stupore e la stima di chi, pur perplesso e titubante, non ti ha mai tolto l'appoggio e l'affetto, e che ora è felice per te. Che organizza le serate karaoke con terrificante musica revival e neomelodica perché arrivi, e ha voglia di passare tempo con te. Un amico che l'hai sempre saputo che è un amico, pure quando nemmeno lui lo sapeva.



E poi c'è un amico, colui che hai scelto per la vita. Un amico davvero speciale, bello, affidabile, onesto perfetto anche con i suoi mille difetti. Un amico che amo, e che per lo stesso amore mi lascia libera di essere qui, in un'altra città, ad inseguire un sogno strampalato. E che mi manca tantissimo.

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