domenica 20 novembre 2011

Odissea Ikea

Dopo un mese e mezzo a Roma, mi sono resa conto che qui le distanze sono dilatate. Mi spiego: a Cagliari, con la macchina, arrivi da una parte all'altra in massimo mezz'ora. Qui a Roma, anche se hai la macchina tua, se vai dall'Eur alla Bufalotta ci metti minimo due ore in mezzo al traffico.
Ma che ne è se ti devi spostare con i mezzi pubblici?
La prima osservazione è che Roma, nonostante sia tra le città più grandi d'Europa, ha solo due linee della metropolitana, a differenza delle (mi sa) 15 di Parigi e di quelle innumerevoli di Londra. Significa che il resto del trasporto pubblico è affidato ai bus e ai trenini (che, guarda caso, come ieri, sono talmente incasinati che si scontrano pure tra loro -se volete leggete qua Corriere della Sera - Roma - notizie - ). E quindi, anche se in macchina per andare da un punto ad un altro ci metteresti, che ne so, venti minuti, coi mezzi ci impieghi due ore.

Ieri mattina mi è preso il trip della sistemazione della stanza. Ho iniziato alle 9, con la signora del piano di sotto (che, o è sorda, o ha una pazienza infinita), che si è sorbita una mattinata di mobili spostati trascinandoli sul pavimento. Risultato: un'altra stanza. Ora sembra più spaziosa e la mattina, come mi sveglio, vedo il panorama perché il letto guarda dritto la finestra. Ma ovviamente mi mancano un sacco di cose, e quindi decido di andare all'Ikea. Premetto che questa decisione è maturata alle tre del pomeriggio.... insomma mi preparo e vado. Prima il 772, poi la metro B fino a Termini, poi la metro A fino ad Anagnina e poi il 507...... poi mi chiama mia mamma, mi distraggo e salto la fermata. Al primo posto utile scendo e prendo il bus in direzione opposta, e finalmente scendo alla fermata giusta. Ma non vedo lo scatolone blu con la scritta gialla. Insomma, menomale che esiste il navigatore sul cellulare, sennò credo che avrei perso la pazienza e sarei tornata indietro. Una camminata di 800 metri e finalmente varco la soglia delle mondo delle meraviglie svedesi. Ore 17.50.
E' ovvio che se avessi avuto la macchina avrei preso effettivamente tutto quello che mi serviva, compreso un mobiletto per la tivvù (che ho visto e costa 17 euro), ma mi sono limitata a cose facilmente trasportabili e leggere. Uno specchio, attrezzatura per l'armadio, un altro specchietto da tavolo, un fermalibri e delle decorazioni adesive per il muro. Volevo comprare tre cornici, costavano 3 euro e mezzo, ma 50x70 erano troppo grandi per il trasporto in metro. E poi ho visto mille cose per i regali di Natale.

Speriamo di andarci con (la macchina di) qualcuno, la prossima volta.

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