domenica 16 ottobre 2011

In treno....

Ho passato un weekend in famiglia. Una parte di famiglia che vedo poco, e che amo.
Sono in treno per rientrare a Roma, adesso. Ho un po' di senso di colpa per aver studiato poco in questi due giorni, ma ne valeva la pena. E ho un incarico da quasi architetto per progettare una gelateria in Messico. Gratis, ovviamente ^_^, ma ci guadagnerò in vacanze in Bassa California. Come si fa una gelateria? Ho un anno di tempo per pensarci, e studiare.
Ecco, appunto, studiare.
In treno mi sono ripassata tutti gli appunti delle lezioni di questi giorni, e ho fatto lo schema del metaprogetto per l'asilo di Progettazione 2. Ora devo solo, per domani pomeriggio, ricopiare i disegni di Geometria Descrittiva, e poi sono al passo. Fino a qui sembrerebbe quasi facile, ma so che non è così... credo che il peggio debba ancora arrivare. Dovrei essere spaventata ma l'unica cosa che veramente provo è un entusiasmo che non ricordo di aver mai avuto per altre cose. Forse solo per il matrimonio, ma era indubbiamente diverso.

L'altra sera chiacchieravo con un amico che mi faceva notare quanto fosse "scriteriata" questa mia decisione di riprendere a studiare, nel senso che se avessi dovuto badare al buon senso, questa non sarebbe stata la scelta più giusta, vuoi perché ho un marito, una famiglia, un lavoro, e così invece tutto il mio tempo deve essere dedicato allo studio, all'obiettivo della laurea, e tutto il resto ovviamente ha meno peso ora... so anche che sto chiedendo a mio marito, e alla mia famiglia, dei sacrifici economici: la casa a Roma, le tasse, tutti gli imprevisti, insomma tutto quello che vuol dire stare fuori casa per così tanto tempo. Spero davvero di ripagare i loro sforzi con la laurea il prima possibile.

Di fronte a me, ora, sta seduto uno studente con il blocco degli appunti aperto.... un modo gentile del destino per ricordarmi che sto perdendo il tempo aggiornando il blog ^_^.
Torno ai miei appunti di Fisica Tecnica, fino al mio arrivo a Roma, alle 21.57.

3 commenti:

  1. Ciao la Pia,
    sappi che mi hai illuminato!
    Grazie e...speriamo che l'entusiasmo duri.

    Nel frattempo puoi seguire il mio sparuto blog.
    A presto e good luck!

    RispondiElimina
  2. Per realizzare una gelateria ti consiglio il pluribrevettato metodo progettuale IUAV, l'arcana tecnica del Riferimento: consiste nell'andare in biblioteca, prendere un Architetto (non un architetto qualunque. Beccane uno famoso, altrimenti non funziona), scopiazzane bellamente il progetto, cambia due dettagli insignificanti (chennesò, il colore del bancone, le maniglie..) e poi vai a revisione dicendo che ti sei ispirata a quell'Architetto.
    Anziché essere tacciata di cartacarbonismo, dovresti essere invece trattata dai professori come una diligente studiosa, abile nel comprendere le scelte progettuali dei grandi maestri e docile adepta nel seguire le loro orme. Poi il prof cambierà qualche altro dettaglio, tipo le tende alle finestre, tra due settimane ti smonterà il progetto, tra tre vorrà che tu cambi riferimento, e a una settimana dall'esame tornerà al progetto originale (che tu avrai conservato in un cassetto). Fine dell'esame, avanti il prossimo.

    Già che ci sei, cerca di capire perchè l'Architetto in questione ha progettato così la gelateria. La logica della distribuzione. Voglio dire, non ci saranno molti sistemi di renderla funzionale... capisci il trucco, glielo spieghi, aumenti il tuo lessico architettonico (non fare come Aldo Rossi per carità, che con la scusa della "firma" poi finiva sempre zebrature e mattoncini rossi..aiuto) e voilà, fine.

    RispondiElimina
  3. Luca, potresti fare l'Architetto, lo sai? dico, potresti farlo DAVVERO. Dal momento che lo sei.

    Stefano, io che illumino qualcuno? mah, forse con una pila in mano :) però mi fa piacere che in qualche modo quello che scrivo (le cazzate che scrivo, per la precisione) possano essere portatrici di entusiasmo.... e per qualunque cosa ti serva questo entusiasmo, continua a coltivarlo. Un vecchio adagio diceva "non è importante dove arrivi, ma quello che provi durante il viaggio".

    Se vorrai continuare a leggermi, buona lettura. Io intanto (lezioni permettendo), leggerò te.

    RispondiElimina