venerdì 28 ottobre 2011

La prima volta

La prima volta, in tutte le cose, è quella che terrorizza. Il primo giorno di scuola, il primo bacio, il primo sesso, il primo giorno in una casa nuova da soli, la prima volta che tradisci, o che dici una bugia, la prima volta che fai un'assenza ingiustificata.... tutto sembra diverso, dopo.
Il prima e il dopo sono separati da una scarica di adrenalina che per quante volte rifarai quella cosa non la sentirai mai uguale.

Questa scarica d'adrenalina avrebbe dovuto svegliarmi, stamattina. Ed invece, ho dato retta alla "prima volta" e per la prima volta ho saltato una lezione. La sveglia ha suonato almeno 10 volte prima di arrendersi,  ed io, inesorabile, anziché alzarmi, ho messo le mani sotto al cuscino, mi sono rannicchiata e ho ripreso sonno. Il fatto è che proprio non ci sono riuscita ad alzarmi alle 6.30, c'era freddo e un cielo carico di nuvoloni.... poi ieri è stata una giornata un po' così, di quelle un po' depresse (non si era capito dal post?) e quindi oggi proprio non mi andava di vedere nessuno, tantomeno il professore di Geometria Descrittiva, che è più soporifero del valium.
Ma alle 8.30 mi sono risvegliata di botto, con in testa un sogno angosciante sui treni persi, ho deciso che questa volta, l'adrenalina doveva essere incanalata nel verso giusto, e quindi mi sono alzata, preparata e sono andata a lezione. Sono arrivata con una sola ora di ritardo, e non mi sono persa il racconto di come si esegue il ribaltamento sul piano orizzontale della retta di massimo pendio, e su come si trova la vera misura di una falda partendo dalle proiezioni ortogonali. Non è che fosse di chissà che interesse (tutto questo lo fa Autocad in automatico) ma almeno il mio senso di colpa è stato messo a tacere.

Si, perché se prima di ogni prima volta ci sono l'eccitazione e l'adrenalina, dopo, se quello che fai non è in sintonia col tuo pensiero,  ci sono i sensi di colpa, e la ricerca delle giustificazioni plausibili.
Che per questa volta non devo inventare.

3 commenti:

  1. Io quando non ho voglia all'università non ci vado e mi riposo!

    Simone

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  2. grazie Simone, la prossima volta che la sveglia suonerà a vuoto mi sentirò meno in colpa ;)
    a parte lo "studiare da vecchi" a te come va in questo periodo? io ho ancora adrenalina a mille per l'inizio di quest'avventura, ma temo che tutta questa energia, prima o poi, finisca.... e poi? come si fa?
    un bacio!

    MG

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  3. Io sto carichissimo, praticamente non vedo l'ora di andare all'università la mattina. Sarà che andare in reparto e negli ambulatori mi sta piacendo molto e che gli esami peggiori più o meno li ho dati.

    Però non è che sto studiando molto e rischio di restare inguaiato... per dire le feste di Natale già le prevedo chiuso sui libri :(

    Simone

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